Società partecipate

In questa sezione deve essere pubblicato l'elenco delle società di cui il comune detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria indicando l'entità, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate. La norma ribadisce quanto già previsto dall' articolo 8 del Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98 in merito agli "obblighi di trasparenza per le società a partecipazione pubblica"

 
 
 
 
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Società partecipate


Il D.Lgs.  19 agosto 2016, n. 175 recante “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”, pubblicato in G.U. 8 settembre 2016, n. 210, in vigore dal 23 settembre 2016, successivamente modificato con il D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 100, ha riordinato strutturalmente la disciplina delle società a partecipazione pubblica.

La nuova disciplina dà attuazione all’art. 18 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione n. 124/2015, ispirata dagli obiettivi di garantire gestione efficiente, tutela e promozione della concorrenza e del mercato, razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica.

Il Testo Unico delle società partecipate, in sintesi:

  • individua i criteri sulla base dei quali sarà possibile costituire e gestire le società partecipate;
  • prevede la drastica riduzione delle società a partecipazione pubblica;
  • incide sulla nozione stessa di “società pubblica”, definendo una serie di regole specifiche per queste società;
  • prende in esame aspetti inerenti la disciplina del personale delle società pubbliche quali gli emolumenti, i tetti massimi per la retribuzione degli amministratori ed i divieti di assunzioni.

Ai sensi dell’art. 24 della nuova normativa, le partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente, dalle amministrazioni pubbliche alla data di entrata in vigore non riconducibili ad alcuna delle categorie previste dalla norma o che non soddisfano specifici requisiti dovevano essere alienate. A tal fine entro 30.09.2017, ciascun amministrazione pubblica avrebbe dovuto   effettuare, con provvedimento motivato, la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute, individuando quelle da alienare.

In effetti la ricognizione delle società partecipate ha rappresentato per gli enti locali un adempimento già in precedenza previsto da altre normative. Infatti, il Comune di Tarquinia, già nel 2015, con propria deliberazione di Giunta n. 52 del 31.03.2015, confermata successivamente con deliberazione di Consiglio n. 12 del 18.05.2015, ha approvato un primo piano di razionalizzazione delle società partecipate, ai sensi dell’articolo 1, comma 611, della L. 190/2014, compiendo un’analisi non solo di mera e formale legittimità giuridica, ma anche di convenienza economico-strategica.

Nel piano si prese atto che rispettando i criteri generali, ispiratori del processo di razionalizzazione, indicati nel sopra citato comma 612, la situazione delle partecipazioni in società del Comune di Tarquinia era  tale per cui non si individuavano  società da eliminare, sopprimere o aggregare e che attraverso il processo di razionalizzazione, in sostanza, si intendeva  attuare una politica di contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali,  in forma diretta ed incisiva, all’interno della società partecipata al 100% (Tarquinia Multiservizi), ed in proporzione alla quota di partecipazione, nelle altre due  società (Talete Spa e SIIT Spa);

L’anno successivo, il Comune di Tarquinia, sempre nel rispetto delle disposizioni normative al tempo vigenti, con propria deliberazione di Consiglio n. 28 del 21.06.2016 ha approvato la relazione contenente la verifica dei risultati conseguiti in attuazione del piano di razionalizzazione approvato nel 2015.

La nuova ricognizione, attuata sulla base dell’art. 24 del  D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, come modificato dal D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 100, è stata approvata con deliberazione di Consiglio n. 50  del 29.09.2017, che, in allegato,  contiene anche la relazione tecnica  illustrativa ed il modello standard, debitamente compilato, contenuto nelle  “linee di indirizzo per la revisione straordinaria”, approvate dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti con la deliberazione 19/SEZAUT/2017/INPR del 19 luglio 2017 . Detta ricognizione, nella sostanza, si è tradotta in un  aggiornamento del piano operativo di razionalizzazione già adottato ai sensi dell’art. 1, c. 612, legge 23 dicembre 2014 n. 190, e dei risultati ottenuti e relazionati nel 2016.

Successivamente, entro la fine di ogni anno, è stata approvata con le deliberazioni di consiglio di seguito elencate l’analisi delle partecipazioni dell’Ente nelle società, ai sensi del medesimo decreto legislativo 175/2016, art. 20.

Altra importante attività compiuta dal Comune di Tarquinia nel corso del 2017, come meglio risulta dalla deliberazione di Giunta n. 155 dell’08.09.2017,  è stata:

  • la definizione del “Gruppo Amministrazione pubblica” (G.A.P.) dell’Ente, ai sensi del D.lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  • l’individuazione tra gli organismi partecipati  dall’Ente (Enti pubblici vigilati, Società Partecipate ed Enti di diritto Privato controllati) di quelli facenti parte del G.A.P.;
  • la definizione del  “Perimetro di Consolidamento” per la predisposizione del bilancio consolidato 2016

Successivamente, sempre nel rispetto delle previsioni contenute nel D.lgs. 118/2011 e s.m.i., il Consiglio comunale con propria deliberazione n. 48 del 29.09.2017, ha provveduto ad approvare gli schemi del bilancio consolidato dell’esercizio 2016, dando atto che gli Organismi partecipati del Gruppo Amministrazione pubblica del Comune di Tarquinia compresi nel “perimetro di consolidamento” sono la società Talete S.p.A. (partecipata al 5,51%) e la società Tarquinia Multiservizi s.r.l. (partecipata al 100%).

Tale situazione è stata confermata anche negli anni successivi, come risulta dalle deliberazioni di seguito elencate e consultabili nella sezione del sito istituzionale: Amministrazione Trasparente – Bilanci – Bilancio Preventivo e Consuntivo

Bilancio consolidato esercizio 2016               DCC 48/2017

Bilancio consolidato esercizio 2017               DCC 64/2018

Bilancio consolidato esercizio 2018               DCC 21/2019

Bilancio consolidato esercizio 2019               DCC 2/2021

Bilancio consolidato esercizio 2020               DCC 62/2021

Bilancio consolidato esercizio 2021               DCC 44/2022

Bilancio consolidato esercizio 2022               DCC 37/2023

 

 

 

29/11/201711/04/2024
CC012-18.05.2015 - Piano di razionalizzazione delle società partecipate21/06/202221/06/2022
CC028-21.06.2016 Piano di razionalizzazione delle società partecipate21/06/202221/06/2022
CC048-29.09.2017 - Approvazione schemi bilancio consolidato dell'esercizio 201621/06/202221/06/2022
CC050-29.09.2017 - Revisione straordinaria delle società partecipate21/06/202221/06/2022
CC063-27.12.2018 - Analisi dell’assetto delle partecipazioni in Società pubbliche21/06/202221/06/2022
CC039-17.12.2019 - Analisi dell’assetto delle partecipazioni in Società pubbliche21/06/202221/06/2022
CC066-30.12.2020 - Analisi dell’assetto delle partecipazioni in Società pubbliche21/06/202221/06/2022
CC078-23.12.2021 - Analisi dell’assetto delle partecipazioni in Società pubbliche21/06/202221/06/2022
CC060-28.12.2022 - Analisi dell’assetto delle partecipazioni in Società pubbliche06/07/202306/07/2023
CC065-28.12.2023 - Analisi dell’assetto delle partecipazioni in Società pubbliche11/04/202411/04/2024

Tarquinia Multiservizi srl - (C.F. e P.I.: 01537530568)


Link: www.tarquiniamultiservizi.it

La società Tarquinia Multiservizi nasce dalla trasformazione dell’Azienda Speciale del Comune, disposta con deliberazione di Consiglio n. 37 del 07.07.2004, nell’ambito di un progetto di riorganizzazione dei servizi pubblici locali. In quel contesto fu anche deciso di confermare in capo alla costituenda società i medesimi contratti di servizio, convenzioni e concessioni di cui era contraente l’Azienda, nonché la prosecuzione da parte del nuovo soggetto della gestione dei servizi delle farmacie e mense scolastiche, già affidate all’Azienda Speciale. Nel periodo successivo alla sua costituzione, il Comune ha affidato alla società la gestione di altri servizi ed esattamente: il canile comunale; il servizio igiene ambientale; i parcheggi da gestire con gli ausiliari del traffico; l’assistenza tecnica al settore Tributi per la gestione di Tosap e imposta di pubblicità e da ultimo, come appendice del servizio di igiene urbana, la gestione della relativa tariffa. La gestione di altri servizi, oltre quelli svolti quando era azienda Speciale, ha determinato, a partire dall’anno 2005, la chiusura in perdita dei bilanci societari, tanto che a partire dal 2008 è stato avviato un processo di esternalizzazione dei servizi affidati alla società tra il 2004 ed il 2005, sino ad arrivare alla approvazione, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 59 del 16.09.2010,  di un progetto di riorganizzazione con il quale è stato stabilito che la società, a partire dal 2011 avrebbe gestito solo ed esclusivamente le farmacie comunali ed il servizio di mensa scolastica, come quando era azienda speciale.

L’attuazione del predetto progetto ha dato, da subito, i suoi risultati positivi e, dall’anno 2010, i bilanci della Tarquinia Multiservizi hanno chiuso con risultati positivi, il cui importo è andato crescendo negli anni, salvo periodi in cui si sono verificati eventi eccezionali. Da anni la  società ha completamente estinto le varie posizioni debitorie nei confronti dei fornitori, derivanti dalla gestione degli anni 2004-2007, che avevano determinato una forte sofferenza economico finanziaria, ormai completamente superata, come è confermato  anche dall’assenza di linee di credito, in precedenza aperte con vari istituti bancari.

L’analisi straordinaria  compiuta a settembre del 2017, ai sensi di quanto previsti dall’art. 24 del TUSP e le successive verifiche periodiche, effettuate ogni anno a partire dal 2018  fino all’ultima del  2022 fondano i loro contenuti sulle seguenti valutazioni:

  1. La gestione del servizio di mensa scolastica da parte della società TM, interamente partecipata dal Comune, trova la sua principale motivazione nel fatto che il modello organizzativo attuato nella gestione del predetto servizio ha consentito al Comune di realizzare alcune tra le proprie finalità istituzionali, individuate anche nello statuto comunale, quali: la solidarietà sociale, la promozione della funzione sociale dell’iniziativa economica e la promozione e valorizzazione dei prodotti tipici e di qualità. Da questo punto di vista il servizio di gestione delle mense scolastiche è stato da tempo inteso come un servizio strumentale al servizio educativo scolastico, nel quale il Comune ha svolto e continua a svolgere un ruolo importante per garantire la fruizione dello stesso da parte delle fasce economicamente più deboli e per assicurare un percorso di educazione alimentare, rivolto al contenimento di alcuni fenomeni che hanno un peso sempre più rilevante nella comunità, quali quello dell’anoressia e dell’obesità.
  2. La gestione del servizio farmaceutico da parte della TM, attraverso le due farmacie comunali, è connessa ai principi contenuti nella Legge n. 475/68, la cui ratio è ispirata alla natura pubblicistica della finalità di servizio pubblico essenziale, (TAR Piemonte sentenza 767 del 14.06.13). La concessione a terzi della gestione della farmacia comunale, anche se previo espletamento di gara pubblica, comporterebbe un sostanziale tradimento delle finalità insite nella citata disciplina legislativa. Va inoltre ricordato che anche il D.L. 25 settembre 2009, n. 135, nel testo definitivo dopo la conversione con legge  20 novembre 2009, n. 166, aveva escluso le farmacie comunali dalla disciplina dei servizi a rilevanza economica, dettata dall’art. 23 bis del D.L. 25 giugno 2008, n. 112 (convertito con l. 6 agosto 2008, n.133), mantenendo la riconduzione della gestione delle farmacie municipali alle forme previste dall’art. 9 della legge 2 aprile 1968 n. 475, come sostituito dall’art. 10 della legge 8 novembre 1991, n. 362. Il referendum abrogativo del citato art. 23 bis (consacrato nel DPR. 19 luglio 2011, n.133) ha solo marginalmente inciso sulla questione della disciplina applicabile ai settori “esclusi”. L’art. 4, comma 34, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, recante l’adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa dell’Unione Europea, escludeva dal proprio campo operativo alcuni servizi, fra cui la gestione delle farmacie comunali, regolate dalla legge n. 475/1968. Dalla lettura combinata delle normative sopra elencate il Comune di Tarquinia sempre  giunto i alla conclusione che non vi fosse alcun ostacolo di natura normativa alla prosecuzione della gestione da parte della propria società in house  del  servizio di farmacia. Anzi, forte di questa convinzione e nel rispetto delle direttive impartite dal socio unico, la società nei primi mesi del 2022 ha realizzato il proprio obiettivo di trasferire la sede di una farmacia in un altro locale , che logisticamente ha una posizione migliore rispetto al precedente, anche in termini di vicinanza di parcheggi. A queste valutazioni positive si aggiunge poi quella che i nuovi locali consentiranno una migliore razionalizzazione degli spazi interni, con la possibilità di trasformare la Farmacia in “farmaci di servizi”, nell’interesse anche dell’utenza.

Da quanto sopra esposto è evidente che il Comune di Tarquinia continua a mantenere attiva ed operativa l’unica società in house, della quale detiene l’intero capitale, ritenendola indispensabile al raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, sulla quale continua ad esercitare  il controllo analogo,  vigilando sul rispetto dei criteri di gestione ispirati al  contenimento dei costi di funzionamento e nello stesso tempo all’obiettivo di fornire servizi sempre più efficiente e rispondente alle nuove esigenze dell’utenza. La posizione assunta  dal Comune di Tarquinia riguardo alla propria società in house è risultata in linea con i principi dettati dal D.Lgs. n. 175/2016 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”. Inoltre nel rispetto delle disposizioni contenute  nel D.Lgs. 201/2022 “Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”, con deliberazione di Consiglio n. 26 del 03.08.2023 è stata disposta la conferma, ai sensi dell’art. 14 del medesimo decreto, alla società dell’affidamento del SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA per gli AA.S.S. 2023/2024, 2024/2025 E 2025/2026. Nella stessa seduta del 03 agosto 2023, con deliberazione n. 27 è stata inoltre disposta, nel rispetto della medesima normativa,  la conferma dell’affidamento del  SERVIZIO DI GESTIONE DELLE FARMACIE COMUNALI DAL 2023 AL 2027, con la precisazione che il numero delle farmacie di cui il Comune è titolare dovrebbe passare da due a tre, a seguito dell’esercizio del diritto di prelazione sulla quinta sede di farmacie da aprire nel territorio comunale, , per la quale per oltre dieci anni è rimasto aperto il concorso per soli titoli per l’affidamento a privati, conclusosi  senza che la Regione riuscisse a portare a compimento la procedura per assenza di soggetti disponibili.

Ogni anno viene approvato il Piano Operativo Annuale che la società propone al Comune e dalla cui approvazione discende l’autorizzazione alla società a mettere in atto le azioni descritte nel Piano. Le delibere relative all’approvazione dei piani operativi (CC 2 del 28.02.2020, CC 21 del 31.03.2021, CC 79 del 23.12.2022, CC 61 del 28.12.2022, CC 28 del 03.08.2023 e CC 66 del 28.12.2023) sono consultabili nella sezione del sito istituzionale: Amministrazione Trasparente – Provvedimenti - Provvedimenti organi di indirizzo politico - Atti amministrativi - Delibere.

Lo statuto della società è stato aggiornato alle previsioni normative contenute nel D.Lgs. 175/2016 così come modificato dal Dlgs n. 100/2017 (il predetto testo è stato anche approvato dal Consiglio comunale con atto n. 49 del 29.09.2017). Il nuovo statuto ha decretato la composizione monocratica dell’organo di amministrazione, già operativa dal 2013 e dell’organo di controllo.

Amministratore Unico della società è il dott. Ruggero Acciaresi, a giugno del 2023 riconfermato, per tre esercizi sociali, fatto salvo quanto previsto dai commi 2 e 3 dell’articolo 15 dello statuto societario, al quale viene erogato un compenso mensile onnicomprensivo di € 720,00 lorde, il cui  importo rispetta i vincoli di spesa introdotti dall’art. 4, comma 4, del DL 95/2012, convertito con L. 135/2012.

L’assemblea della società, essendo una società in house totalmente partecipata dal Comune di Tarquinia, è rappresentata dal legale rappresentante (Sindaco pro-tempore) del Comune stesso, che non percepisce alcun compenso per il ruolo ricoperto in seno alla società.

 

Per ogni ulteriore dettaglio si rimanda alla relazione allegata alle delibere relative al piano di razionalizzazione, adottate a fine anno dal Comune e accessibili da Amministrazione Trasparente - Enti Controllati - Società Partecipate, ed al sito della società, nel quale risultano PUBBLICATI IN FORMA INTEGRALE ANCHE I BILANCI SOCIETARI.

Ultimo aggiornamento: Aprile 2024

05/12/201711/04/2024
Scheda dati Tarquinia Multiservizi Srl11/04/202411/04/2024
Tarquinia Multiservizi srl - Statuto20/06/202220/06/2022
Determinazione n.43 del 31.03.2023 - Diniego stralcio cartelle e Parere Revisore Unico05/09/202305/09/2023
Delibera di Consiglio n. 26 del 03.08.2023 - Affidamento servizio Refezione scolastica05/09/202305/09/2023
Delibera di Consiglio n. 27 del 03.08.2023 - Affidamento servizio Farmacie comunali05/09/202305/09/2023
Amministratore Unico Ruggero Acciaresi - Dichiarazione di accettazione11/04/202411/04/2024
A.U. - Dichiarazione insussistenza incompatibilità 201905/09/202305/09/2023
A.U. - Dichiarazione insussistenza incompatibilità 202005/09/202305/09/2023
A.U. - Dichiarazione insussistenza incompatibilità 2020 dopo nuova nomina05/09/202305/09/2023
A.U. - Dichiarazione insussistenza incompatibilità 202105/09/202305/09/2023
A.U. - Dichiarazione insussistenza incompatibilità 202205/09/202305/09/2023
A.U. - Dichiarazione insussistenza incompatibilità 202305/09/202305/09/2023
A.U. - Dichiarazione insussistenza incompatibilità 2023 dopo nuova nomina05/09/202305/09/2023

Talete Spa - (P.I. e C.F. 01767320565)


      Linkwww.taletespa.eu

Con atto di Orientamento/Indirizzo n° 20 del 9 luglio 2004 la Conferenza dei Sindaci  e dei Presidenti delle Province  dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) 1- Lazio Nord Viterbo, divenuto più recentemente E.G.A.T.O. 1- Lazio Nord Viterbo (Ente di Governo dell’ATO)  , ai sensi del comma 5, lettera c), dell’articolo 113 del decreto Legislativo numero 267 del 18 agosto 2000,  individuò quale gestore unico del servizio idrico integrato del predetto ambito la Talete S.p.A.

Con la costituzione della Talete Spa è stato  recepito a pieno il dettato normativo della Legge numero 36 del 5 gennaio 1994 ( c.d. Legge Galli) e si è avviato un processo  di superamento della frammentazione delle gestioni, nonché di accorpamento degli operatori economici pubblici già presenti sul territorio, al fine di ricercare quella dimensione gestionale che meglio potesse corrispondere ai principi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio.

Di fatto, tuttavia, le condizioni di fragilità patrimoniali e finanziarie sono per la società Talete una costante sin dalla sua costituzione e risultano confermate anche sulle relazioni alla gestione dei bilanci, compreso quello del 2022,  derivanti principalmente dalle seguenti cause:

scarsa dotazione di capitale proprio in relazione alla dimensione aziendale tenuto conto del fatturato, del numero dipendenti, ecc. Sebbene più volte proposta, non è stata mai approvata la proposta di un adeguamento del capitale di dotazione, attuabile anche mediante conversione dei debiti e questa scelta, di fatto, limita anche l’accesso al credito;

criticità nella liquidità aziendale, che la società ha cercato di fronteggiare anche attraverso azioni rivolte al recupero dei crediti, relativi alle morosità degli utenti, che tuttavia sebbene messe in atto a partire dal 2019, hanno poi fortemente risentito della crisi economica conseguente alla pandemia da Covid 19 e più recentemente al conflitto Russo-Ucraino, che ha fatto aumentare alcuni costi, tra cui quello dell’energia elettrica, che costituisce una voce importante tra quelle di spesa della società. Da sottolineare che, anche a causa della vetustà delle reti, la quantità di acqua erogata è maggiore rispetto a quella fatturata e che è anche da non sottovalutare la quantità di soggetti morosi, che nel complesso risultano nettamente più elevati rispetto alla media del comparto di appartenenza. La fragilità finanziaria della società, oltre che con azioni rivolte ad incrementare gli incassi, si sarebbe potuta contrastare con lo sblocco dei canali finanziari del credito,  a cui la Società non ha mai avuto accesso, anche a causa delle sue stesse criticità sopra descritte

Costi elevati per la potabilizzazione delle acque erogate, caratterizzate dalla presenza di arsenico

Ato costituito a livello regionale strutturalmente “debole”. A seguito degli impegni stabiliti con la Convenzione di Gestione, sottoscritta in data 11.03.2006, la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti delle Provincie con l’atto n° 28 del 05.07.2006 ha approvato il Piano d’Ambito e tutti gli atti connessi all’operatività della gestione, sulla base dei quali è stata avviata la presa in carico dei servizi idrici. In particolare occorre tener presente che il programma di presa in carico dei servizi idrici dei Comuni e delle S.p.A. dell’ATO da parte della Talete S.p.A. prevedeva tempi ridotti,  che dovevano concludersi entro 12 mesi dall’approvazione del citato atto di Orientamento/Indirizzo n° 28 del 05.07.2006. Nei fatti questi tempi non sono stati minimamente rispettati, sebbene nel corso del 2022 la società sia stata  interessata da una forte accelerazione mossa dalla Regione Lazio per il superamento della frammentazione gestionale, che ha consentito di acquisire il SII di altri sette enti entro la fine del predetto esercizio (nel corso del 2023 dovrà anche trovare attuazione il programma che prevede il passaggio degli altri 22 comuni mancanti). Peraltro gli investimenti da fare nel territorio, in quanto previsti nel Piano d’Ambito approvato già nel 2006 e comunque necessari,  attesa la vetustà delle reti e degli impianti idrici, la scarsa presenza di opere strategiche e di sistemi di collettamento e depurazione dei reflui fognari (la Tuscia è ancora oggi uno dei territori con maggiori carenze depurative a livello nazionale) sono risultati non sostenibili dal limitato numero di utenti stimati. In particolare, i principali elementi che rendono “strutturalmente debole” l’Ato in cui opera Talete sono stati:

  • la scelta regionale di far pressoché coincidere i territori provinciali con quelli degli Ato ha determinato disproporzioni evidenti in termini di densità abitativa;
  • la densità di popolazione molto bassa del territorio compreso nell’Ambito, rispetto agli altri;
  • il mancato trasferimento del SII al gestore unico d’ambito Talete di oltre il 50% dei Comuni,  e la mancata attivazione dei  poteri sostitutivi da parte della Regione, che avrebbero permesso di unificare il servizio nei tempi programmati e di poter beneficiare di reali economie di scala;
  • le fonti idriche principali sono caratterizzate da elevate concentrazioni di Arsenico e Fluoruri in quanto gran parte del territorio è di origine vulcanica. Questa condizione ha provocato anche tensioni sociali, che hanno alimentato un tasso di morosità molto superiore a quello medio in territori similari ed ha poi determinato il trasferimento di investimenti regionali, destinati al miglioramento del sistema, per realizzare impianti di potabilizzazione i cui elevati costi di ammortamento, di manutenzione straordinaria e di gestione sono oggi integralmente pagati dagli utenti del nostro territorio;
  • elevata l’insufficienza depurativa, con presenza di infrastrutture idrauliche  vetuste, che hanno valori di perdita che arrivano anche al 70%; 
  • il gestore, non ha un capitale sociale in grado di garantire quelle equity richieste dal sistema bancario, per attrarre i capitali indispensabili a realizzare gli investimenti necessari per rendere efficace ed efficiente il SII. Tra l’altro con la trasformazione in S.p.A. della Cassa Depositi e Prestiti, i Gestori Pubblici del SII con affidamento in house sono stati esclusi dalla possibilità, prima consentita, di ottenere provviste finanziarie attraverso i meccanismi di prestito già ampiamente collaudati per gli Enti Locali che di fatto sono gli stessi Enti Soci (Circolare CdP n. 1227 del 1998).

Al fine di individuare proposte condivise in merito alla situazione di criticità della Talete S.p.A. ed affrontare concretamente le problematiche inerenti la gestione del servizio idrico integrato dell’ATO n°1 Lazio Nord Viterbo, a fine anno 2019 è stato costituito un Comitato ristretto di Sindaci, rappresentativi dell’intera Conferenza, delegato a rapportarsi con il Consiglio di Amministrazione della Talete S.p.A., con la Regione Lazio e con l’ARERA per rappresentare formalmente le istanze connesse alle problematiche suddette al fine di poter individuare delle concrete soluzioni per garantire continuità alla gestione pubblica del SII e per tutelare i cittadini/utenti del territorio. In particolare, il suddetto Comitato è stato incaricato  di affrontare nelle opportune sedi istituzionali le note criticità connesse alla debolezza strutturale dell’ATO, alla situazione di difficoltà di interlocuzione con l’ARERA ed il conseguente mancato adempimento rispetto all’istanza di accesso al fondo perequativo per il SII.

Inoltre, dal punto di vista del servizio, nel corso del 2020  l’ EGATO1 VT ha cercato di favorire il trasferimento almeno di quelle gestioni non comprese nelle autonomie dei Comuni, quali i servizi  di fornitura di acqua all’ingrosso extra ATO, già gestiti dal SITT S.r.l., e la  gestione ex Co.Ba.L.B.

Nel corso del 2020 sono state avviate anche le iniziative rivolte a definire i rapporti tra la società Talete ed il Consorzio per l’Acquedotto del  Medio Tirreno (consorzio del quale fanno parte i Comuni di Tarquinia e Civitavecchia, appartenenti a due ATO distinti), per quanto concerne il pagamento delle forniture di acqua alle utenze di Tarquinia a partire dal 2019, questione per la quale con l’atto di indirizzo n. 102 del 26/04/2021 è stato approvato l’accordo per disciplinare  i rapporti diretti tra il Consorzio Medio Tirreno in liquidazione e  la società Talete. Tale accordo ha liberato  definitivamente il Comune di Tarquinia da ogni obbligo di pagamento dell’acqua fornita dal Consorzio.  Nell’atto di indirizzo suddetto resta fermo il fatto che il Medio Tirreno non costituisce interferenza d’ambito, in quanto soggetto non tutelato né salvaguardato e che è necessario formalizzare tutti gli atti per il passaggio alla gestione di Talete con il trasferimento dei relativi impianti e delle relative strutture. Tale passaggio ha registrato, nel corso del 2023, un’ulteriore fase di arresto.

Tariffe. Inizialmente la  debolezza economico-finanziaria della società era ancor più grave in quanto le tariffe applicate non erano remunerative nemmeno dal lato economico. Con l’introduzione della regolamentazione tariffaria ad opera dell’Autorità indipendente di settore (prima AEEGESI oggi ARERA), le tariffe vengono predisposte secondo criteri tariffari che prevedono per i gestori la totale copertura dei costi dai proventi tariffari, consentendo di tener conto delle contribuzioni pubbliche solo in presenza di atti concreti che validino la reale disponibilità delle risorse pubbliche concesse. Lo stato di forte fragilità, già noto negli esercizi precedenti, nonostante gli adeguamenti tariffari  che comunque non risultavano sufficienti per far fronte alle manifestate esigenze aziendali, ha reso necessario approvare una nuova revisione tariffaria mti3 infraperiodo 2022-2023, grazie alla quale è stata in parte superata la situazione aziendale, piuttosto critica.

 Anche per l’anno 2022 risulta tuttavia permanere una situazione di elevata fragilità, soprattutto a livello finanziario e risulta persino peggiorato il livello dei debiti nei confronti dei fornitori. La soluzione a tutte queste problematiche  richiede  l’attuazione di importanti interventi strutturali volti a migliorare le performances aziendali ed il livello della qualità del servizio offerto alla comunità. Quelle messe in atto nel 2022 hanno comunque consentito di chiudere l’esercizio con un utile di bilancio, nonostante  le note fragilità  a livello finanziario, legate anche alla scarsa dotazione patrimoniale. Risulta inoltre peggiorato il livello dei debiti di Talete nei confronti dei fornitori. In questo contesto non si è ovviamente arrestato il percorso di esplorazione della ricerca del partner privato in grado di sostenere la Società, sia da un punto di vista finanziario che operativo,  puntando all’ambizioso obiettivo di essere in grado di gestire il servizio idrico in tutti i comuni della provincia di Viterbo.

Per ogni ulteriore dettaglio si rimanda alla relazione allegata alle delibere relative al piano di razionalizzazione, adottate a fine anno dal Comune e accessibili da Amministrazione Trasparente - Enti Controllati - Società Partecipate, ed al sito della società, nel quale risultano PUBBLICATI IN FORMA INTEGRALE ANCHE I BILANCI SOCIETARI.

Ultimo aggiornamento: Aprile 2024

 

30/11/201711/04/2024
Scheda dati Talete Spa11/04/202411/04/2024
Statuto approvato il 10.06.202205/09/202305/09/2023
Piano Operativo 202305/09/202305/09/2023

SIIT - Servizi Idrici Integrati della Tuscia Spa


Con l’individuazione di Talete quale gestore unico del servizio idrico integrato dell’ ATO 1 Lazio Nord – Viterbo,  la società SIIT ha perso la propria funzione economica originaria. 

Da qui la necessità di addivenire alla stipula di un primo accordo, avvenuta in data 16 dicembre 2009, tra la società SIIT Spa e Talete Spa,  diretto a concedere in gestione provvisoria il proprio ramo d’azienda ricompreso nell’ATO VT1, nonché  a trasferire il connesso personale dipendente.

Successivamente al fine di formalizzare in modo definitivo l’accorpamento delle due strutture aziendali il 28 ottobre 2013 gli organi amministrativi delle due aziende in forma congiunta  hanno deliberato  l’operazione straordinaria di scissione parziale del patrimonio SIIT in Talete Spa in base agli articolo 2506 e ss. del codice civile. 

Tale operazione ha poi ottenuto, in data 11 luglio 2014, il necessario riconoscimento previsto dall'articolo 2506ter e 2502 del c.c. da parte delle reciproche assemblee dei soci riunite in via straordinaria.

Con rogito del Notaio Orzi Luigi del 11 dicembre 2014, registrato a Viterbo il 15 dicembre 2014 al numero 10393 serie 1T, è stato reso esecutivo il progetto di scissione   parziale del patrimonio di S.I.I.T. S.p.A. in Talete S.p.A., a seguito del quale il ramo operativo strettamente funzionale all'attività di captazione e adduzione dell'acqua nell'A.T.O. VT1 Lazio Nord Viterbo è stato trasferito al gestore unico del servizio idrico integrato Talete S.p.A. . 

Con questa operazione oltre a disciplinare il passaggio degli assets si è definito anche il percorso tecnico per arrivare ad una estinzione bonaria delle partite creditorie vantate dalla SIIT S.p.A. al momento della scissione nei confronti di Talete Spa, tenuto conto soprattutto della circostanza che non è stato possibile trasferire a Talete Spa i mutui relativi al Servizio Idrico,  che sono stati accesi da SIIT Spa nei confronti della Cassa DD.PP e le cui rate quindi ancora sono integralmente pagate dalla Società SIIT.

Tale percorso poggiava essenzialmente su tre cardini:

  • una moratoria, al fine di congelare lo stock di credito vantato dalla scissa verso Talete S.p.A.;
  • un ulteriore periodo, successivo a quello della moratoria, entro cui Talete  si impegnava ad estinguere  le obbligazioni in essere verso SIIT, che non avessero  trovato compensazione ne’ all’interno dell’operazione di scissione, ne’ nelle partite finanziarie maturate nella fase di post-incorporazione;
  • la fornitura di acqua da parte di Talete a SIIT, al fine di consentire a quest'ultima di perpetuare l'accordo commerciale con il Comune di Civitavecchia, Sorano ed altri Comuni della Provincia di Terni.

Nella sostanza si può quindi affermare che con l'operazione di scissione sia stata avviata  una attività di smobilizzo degli investimenti realizzati dalla società SIIT, che già negli anni trascorsi ha avviato le procedure di  vendita di proprietà immobiliari. La formale  procedura liquidatoria, invece, è stata posticipata al fine di consentire alla Talete Spa una graduale estinzione delle proprie obbligazioni. D’altro canto, la fornitura di acqua da parte di Talete Spa a SIIT per portare avanti  gli accordi commerciali con i vari comuni , da una parte ha creato  i presupposti per giungere ad una estinzione delle obbligazioni tramite compensazione, dall'altra ha consentito a SIIT, in virtù degli accordi commerciali con vari comuni, tra cui quello di Civitavecchia,  di generare la liquidità necessaria per la gestione ordinaria. 

Evidente pertanto che  il percorso funzionale di medio periodo necessario per procedere alla smobilizzo delle posizioni creditorie verso Talete Spa, ed il contestuale pagamento delle rate dei mutui verso Cassa DD.PP. ha rappresentato negli anni passati una condizione di continuità aziendale in termini soprattutto di generazione di flussi di cassa positivi .

In tale contesto gestionale, il Comune di Tarquinia congiuntamente agli altri Comuni soci, si è impegnato affinché in tempi brevi l'azienda definisse il percorso tecnico complessivo per giungere nel medio periodo allo scioglimento della società.

In particolare tale confronto condiviso con gli altri Comuni soci, è servito per valutare le opportunità, i tempi,  ed i riflessi sia fiscali che finanziari, delle diverse soluzioni possibili quali:

  • l'avvio di un formale processo liquidatorio, tenendo in considerazione le problematiche per la continuazione dell'esercizio dell'impresa, in virtù dei rapporti commerciali con Civitavecchia ed altri enti;
  • la trasformazione in società a responsabilità limitata al fine di ridurre gli oneri di gestione dell'azienda e formalizzare il passaggio all’Amministratore Unico, che di fatto era stato attuato già dal 2012;
  • la riduzione del capitale sociale e l'inizio di un formale processo di riparto delle poste patrimoniali tra i soci.

All’esito di tale percorso,  nell’Assemblea del 23.06.2017  è stato approvata  la trasformazione della Società da Spa in Srl con contestuale assunzione della nuova denominazione sociale di “SIIT Servizi Idrici Integrati della Tuscia s.r.l.” e conseguente riduzione del Capitale Sociale, da € 3.681.850,00 a € 73.637,00. Detta riduzione di capitale ha comportato rimborsi a favore di tutti i soci, compreso il Comune di Tarquinia.

Nella medesima assemblea è stato inoltre riconosciuto che il nuovo capitale è diviso in quote e che a ciascun socio spetti una quota di capitale del valore nominale corrispondente a quello delle azioni ad esso intestate, dopo la riduzione del capitale.

Inoltre, con la trasformazione, è stato anche approvato il nuovo statuto societario, che ha previsto la nomina dell’organo di controllo in forma monocratica.

Questa ultima decisione  ha fatto seguito a quella adottata precedentemente con la quale si era passati  dall’organo di amministrazione collegiale all’Amministratore Unico.

Nello stesso tempo da parte della Società è iniziato il percorso di smobilizzo degli immobili al fine di procedere alla restituzione ai Soci di quota del patrimonio netto, procedimento in parte  già avviato.

In merito alla continuità aziendale, assume sicuramente rilevanza il fatto che dalla fine del 2019, su proposta anche della Segreteria  Tecnica di EGATO 1, le attività finalizzate ad arrivare più velocemente alla definitiva liquidazione della società SIIT, hanno subito un’accelerazione, sebbene in una condizione nella quale continua a sussistere la difficoltà di TALETE di ridurre il debito contratto verso la società, incrementato anche  dal mancato   versamento delle quote di ammortamento dei mutui ceduti. Anzi sembrerebbe sia spirato anche il termine ultimo del 19.12.2020, fissato dall’atto di scissione SIIT/Talete entro il quale dovevano essere saldate tutte le obbligazioni in essere nei confronti di SIIT.

Tutte queste vicende hanno fatto chiudere i bilanci societari, a partire dal 2020, in perdita, con la necessità di addivenire quanto prima alla sua liquidazione.

Proprio in questa direzione si è espresso anche l’Amministratore unico in carica, che con una nota inviata a tutti i soci  a novembre di quest’anno (nota prot. 374 del 17.11.2021) ha richiesto  l’adozione degli atti con i quali l’Assemblea dei soci possa disporre  la messa in liquidazione della SIIT srl,   con contestuale nomina del liquidatore.

Questa linea è stata condivisa dal Comune di Tarquinia, come risulta dalla delibera di Consiglio n. 33 del 29.06.2022 e dalla stessa assemblea straordinaria del 10.11.2022, nella quale è stata approvata la messa in liquidazione della società e la nomina del liquidatore.

A fronte dello stato di liquidazione in cui si trova la società e della cessazione di ogni attività di natura economica, la predetta società non dispone di un proprio sito istituzionale ed è stata esonerata dagli adempimenti in materia di trasparenza. In ragione di ciò, non essendo presente alcun link che rimandi al sito, della stessa si pubblicano in forma integrale anche i relativi bilanci, oltre alle informazioni che la società trasmette ogni anno al Comune.

 Ultimo aggiornamento: Aprile 2024

11/12/201711/04/2024
Statuto20/06/202220/06/2022
Scheda dati Siit - Servizi Idrici Integrati della Tuscia Spa11/04/202411/04/2024
Bilancio Anno 201624/06/202224/06/2022
Bilancio Anno 2017 - Verbale Assemblea24/06/202224/06/2022
Bilancio Anno 2017 - Relazione24/06/202224/06/2022
Bilancio Anno 201824/06/202224/06/2022
Bilancio Anno 201924/06/202224/06/2022
Bilancio Anno 202024/06/202224/06/2022
Bilancio Anno 2020 - Relazione24/06/202224/06/2022
Bilancio Anno 2021 - Relazione24/06/202224/06/2022
Dati trasmessi da SIIT ai fini degli obblighi anche in natura di trasparenza (Prot.44264-01.12.2021)11/04/202411/04/2024
Bilancio Anno 202205/09/202305/09/2023
Delibera di Consiglio n. 33 del 29.06.202205/09/202305/09/2023
Verbale Assemblea del 10.11.202205/09/202305/09/2023
Dati trasmessi da SIIT ai fini degli obblighi anche in natura di trasparenza (Prot.46782-06.12.2022)11/04/202411/04/2024
Dati trasmessi da SIIT ai fini degli obblighi anche in natura di trasparenza (Prot.52569-13.12.2023)11/04/202411/04/2024
Visura Camerale SIIT Srl in Liquidazione05/09/202305/09/2023
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